La tecnica sedativa parla dell’amore che il dentista ha per i suoi piccoli pazienti da zero a novantanove anni e per la sua professione.

0 1 dicembre 2014

Paura del dentista – Recupero casi disastrati – Prevenzione dello stress e della perdita di collaborazione – Sedazione cosciente con mascherina e protossodo d’azoto – Ansiolisi

Capita spesso, purtroppo, che vengano alla mia osservazione bambini che hanno avuto precedenti esperienze negative in uno studio dentistico.. Un dentista, magari con molta buona volontà e fidandosi del primo approccio col bambino che ancora non sa nulla della cura dentistica, e quindi è tranquillo e fiducioso, intraprende la cura del dente senza sufficienti accortezze. Quindi poggia il trapano sul dente senza anestesia, forse perchè pensa che la carie è piccola e il dente non sentirà nulla. O per paura di fare l’anestesia (sia perchè pensa che l’anestetico non va bene per un bimbo così piccolo che avrà difficoltà a smaltirlo, sia perchè teme che il bimbo sentirà l’ago e smetterà di collaborare).    Queste sono storie che mi vengono costantemente riferite dai genitori di molti bambini che, ormai terrorizzati, vengono da me sperando di riuscire a curare quei dentini senza stress. Non vi voglio sembrare presuntuoso ma, avendo io dedicato la mia vita professionale ad essere più possibile indolore (per tutte le età, per tutti i bambini da zero a 99 anni..), ormai ho questa “fama” più o meno meritata, di denti

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0 1 dicembre 2014

Tecnologia e clinica insieme verso il futuro….. partendo dal presente. La tecnologia informatica ad uso dell’ortodonzista per un prodotto realmente invisibile.

Un bel sorriso, si sa, aiuta a stabilire una relazione positiva, cattura l’attenzione, fa passare in secondo piano lineamenti irregolari o un corpo non perfetto. Come rinunciare a questo formidabile strumento, un vero e proprio biglietto da visita per farsi strada nella vita e nel lavoro. Purtroppo Madre Natura non si comporta con tutti nello stesso modo e non sempre i denti sono quelli che vorremmo sfoggiare. E se per molti l’infanzia è legata al ricordo degli odiati ferretti sui denti, quanti adulti rinunciano a correggere una dentatura irregolare per non doversi sottoporre a interventi invasivi, psicologicamente disturbanti e che limitano relazioni e attività professionale? Quanti sarebbero – invece – felici di sapere che le tecnologie ortodontiche più avanzate consentono oggi di abbandonare gli apparecchi fissi e intervenire sulle dentature irregolari con trattamenti molto “discreti”, costituiti da mascherine in plastica trasparente? Non si notano quando sono applicate, ma grazie alla invisibile e formidabile forza elastica aiutano i denti a spostarsi, poco a poco, fino ad allinearsi nella posizione ideale. Il trattamento che ”c’è ma non si vede”, da chiede

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